CORSO DI PASTICCERIA GIAPPONESE 🇯🇵
Scopri il corso di pasticceria giapponese con Naho Ota: impara wagashi, mochi, dorayaki e altri dolci tradizionali tra tecnica, cultura ed estetica.
Il Corso sarà disponibile dal 10 Giugno 2025
Alla fine dello sconto mancano:
Scopri il corso di pasticceria giapponese di Club Academy con Naho Ota.
Impara a preparare mochi, dorayaki, nerikiri e altri dolci tipici, con tecniche autentiche,
ingredienti originali e l’eleganza della tradizione dolciaria nipponica.
Il corso di pasticceria giapponese di Club Academy è un viaggio immersivo nella raffinata arte dolciaria del Giappone.
Guidato da Naho Ota, maestra esperta nella preparazione dei dolci tradizionali, questo percorso ti condurrà attraverso ricette iconiche e tecniche antiche che affondano le radici nella cultura nipponica.
PROMO PASTICCERIA GIAPPONESE
ANTEPRIMA GRATUITADISPENSA INTRODUTTIVA PASTICCERIA GIAPPONESE
DISPENSA LEZIONE 1: ANKO TSUBUAN
ANKO TSUBUAN
DISPENSA LEZIONE 2: SHIROAN
SHIROAN
DISPENSA LEZIONE 3: DORAYAKI E TAIYAKI
DORAYAKI E TAIYAKI
DISPENSA LEZIONE 4: DAIFUKU-MOCHI
DAIFUKU-MOCHI
DISPENSA LEZIONE 5: NERIKIRI
NERIKIRI
DISPENSA LEZIONE 6: CASTELLA O KASUTERA
CASTELLA O KASUTERA
DISPENSA LEZIONE 7: KUZU-MOCI
KUZU-MOCI
DISPENSA LEZIONE 8: SEMBEI
SEMBEI
DISPENSA COMPLETA: PASTICCERIA GIAPPONESE
PASTICCERIA GIAPPONESE: ESAME PRATICO
ESAME TEORICO DI PASTICCERIA GIAPPONESE
L’Anko Tsubuan è una delle preparazioni più iconiche della pasticceria giapponese. Si tratta di una confettura di fagioli azuki dolci, lasciati interi per ottenere una consistenza rustica e leggermente granulosa. Questo ingrediente è fondamentale in molti dolci tradizionali nipponici, come i Dorayaki, i Taiyaki, i Daifuku Mochi e i Manju. Dal sapore delicatamente dolce e con un leggero retrogusto terroso, l’Anko Tsubuan è un perfetto equilibrio tra dolcezza e profondità di gusto. Amato per la sua versatilità, viene utilizzato sia come ripieno che come topping, regalando ai dolci una nota autenticamente giapponese. L’Anko Koshian prevede invece che i fagioli siano passati.
Lo Shiroan è una raffinata crema dolce a base di fagioli bianchi, un’altra base essenziale nella pasticceria giapponese. Dal sapore delicato e dalla consistenza liscia e setosa, viene utilizzato come ripieno per wagashi tradizionali come Dorayaki, Daifuku Mochi, Manju e Monaka. A differenza dell’Anko Tsubuan, preparato con fagioli azuki rossi, lo Shiroan ha un colore chiaro e un gusto più morbido e neutro, che si presta a combinazioni con tè matcha, yuzu e altri aromi delicati ed eleganti. La sua dolcezza equilibrata e la texture vellutata lo rendono un ingrediente prezioso nella creazione di dolci armoniosi. “Shiro” in giapponese significa bianco.
I dorayaki sono dolci giapponesi composti da due pancake soffici farciti con anko, una crema di fagioli rossi. Nati nel XII secolo, oggi esistono in molte varianti e sono celebri anche grazie a Doraemon. I taiyaki sono dolci a forma di pesce, cotti in stampi e ripieni di anko o altre creme. Nati nel periodo Meiji, sono tra i dolci da strada più amati in Giappone e simboleggiano fortuna e prosperità.
Il daifuku-mochi è un dolce tradizionale giapponese composto da un morbido involucro di mochi (impasto di riso glutinoso) che avvolge un ripieno dolce, solitamente a base di anko, la crema di fagioli rossi azuki. Il termine daifuku significa “grande fortuna”, ed è considerato un simbolo di buon auspicio. Oltre alla versione classica, esistono varianti con ripieni diversi, come crema al tè matcha, cioccolato, frutta fresca (come le fragole nel ichigo daifuku) e persino gelato. Con la sua consistenza morbida e leggermente elastica, il daifuku-mochi è uno dei dolci più amati in Giappone, perfetto da gustare con una tazza di tè verde. In questa versione utilizzeremo lo shiroan di fagioli bianchi.
Il nerikiri è un raffinato dolce tradizionale giapponese appartenente alla categoria dei wagashi, spesso servito durante la cerimonia del tè. Realizzato con un impasto a base di shiroan (pasta di fagioli bianchi dolci) e farina di riso glutinoso, il nerikiri ha una consistenza morbida e modellabile, che permette di creare decorazioni artistiche ispirate alla natura e alle stagioni. Grazie alla sua eleganza e delicatezza, questo dolce non è solo un piacere per il palato, ma anche per gli occhi, con forme che richiamano fiori, foglie e altri elementi naturali. Il sapore è delicato e leggermente dolce, perfetto da accompagnare con un buon tè verde giapponese.
La Castella (o Kasutera) è un soffice e umido pan di Spagna in versione giapponese, introdotto nel XVI secolo dai mercanti portoghesi. Realizzata con pochi ingredienti, mantiene una consistenza morbida grazie a una lavorazione attenta e alla cottura lenta. Tradizionalmente associata alla città di Nagasaki, la Castella è ancora oggi uno dei dolci più apprezzati in Giappone, con varianti al tè matcha, cioccolato e altri aromi. Perfetta da gustare con tè verde o caffè, è un simbolo dell’incontro tra cultura giapponese ed europea.
Il Kuzu-mochi è un tradizionale dolce giapponese dalla consistenza gelatinosa, preparato con kuzuko (amido ricavato dalla radice di kuzu) e acqua. A differenza del classico mochi a base di riso glutinoso, il kuzu-mochi ha una texture più trasparente e leggermente elastica, che lo rende particolarmente rinfrescante, soprattutto nei mesi estivi. Solitamente viene servito freddo e accompagnato da kuromitsu (sciroppo di zucchero nero) e kinako (farina di soia tostata), che ne esaltano il sapore delicato. Esistono due varianti principali: una tipica della regione di Kanto, fermentata e servita in estate, e un’altra diffusa nel Kansai, più simile a una gelatina di kuzu. Il kuzu-mochi è un perfetto esempio della pasticceria giapponese, che valorizza ingredienti naturali e consistenze uniche.
Oggi ancora molto diffusi nella versione sia dolce che salata in varie forme, dimensioni e sapori, i sembei sono croccanti cracker di riso giapponesi, molto popolari come snack sia dolci che salati. La loro origine risale a secoli fa, e nel tempo si sono diffusi in diverse varianti regionali. Tradizionalmente, vengono preparati con farina di riso e cotti alla griglia o al forno, spesso spennellati con salsa di soia e in alcuni casi avvolti in alga nori. Alcuni sembei hanno una consistenza più friabile, mentre altri sono più duri e croccanti. Esistono anche versioni dolci, aromatizzate con zucchero, miele o spezie. Perfetti da accompagnare con il tè verde, i sembei rappresentano uno degli snack più iconici della cultura gastronomica giapponese.